Diventare mamma è probabilmente l’evento più importante che possa accadere nella vita di una donna. E’ però qualcosa alla quale non siamo preparate e molto spesso sorgono i dubbi su come comportarsi di fronte ai primi ostacoli. Un tema molto delicato è l’allattamento.
L’allattamento al seno è il meglio per tuo figlio
L’allattamento esclusivo al seno è quanto di meglio tu possa offrire a tuo figlio. Per i primi mesi della sua vita, il tuo latte è la migliore fonte di sostentamento, perché già pronta all’uso ogni volta che lo desidera e soprattutto possiede tutti i nutrienti necessari perché cresca sano e forte.
Per questo motivo negli ultimi anni medici e consulenti dell’allattamento consigliano di effettuare l’allattamento a richiesta, ovvero soddisfare il bambino con il latte materno tutte le volte che lo desidera.
I primi giorni potrai avere poco latte ma non preoccuparti: è normale avere poco latte subito dopo il parto, anche perché lo stomaco di tuo figlio è grande come una ciliegia e necessita davvero di poco per saziarsi. Il latte aumenta a seconda della richiesta: non è vero che se dai molto latte questo ad un certo punto finisce, anzi, è vero il contrario. Più offri il tuo seno a tuo figlio più ne favorirai la produzione.
DAS allattamento
Se però hai problemi di poco latte puoi aiutarti con il DAS allattamento: una borraccina con all’estremità due tubicini molto sottili che vengono fissati al seno materno, a livello del capezzolo. In questo modo il bambino riceve l’integrazione necessaria di latte materno (precedentemente auto-estratto) e allo stesso tempo stimola il capezzolo per favorire la produzione di latte.
E’ fondamentale che l’allattamento avvenga correttamente per evitare l’insorgere di problemi che ne possano compromettere la continuazione nei mesi a venire: quando lo tieni in braccio spingi il sederino con un lato dell’avambraccio in modo da sostenerlo più facilmente.
Tieni la mano aperta con il palmo sotto la testa del bambino con pollice e dito indice verso la nuca: sarà così in posizione quasi orizzontale leggermente inclinato verso di te. Il tuo capezzolo sarà tra la bocca e il nasino e il suo mento non sarà premuto sul seno ma comunque appoggiato. Infine fai in modo che il bambino abbia quasi tutta l’areola (la parte scura del capezzolo) tra le labbra.
Cuscino da allattamento
Molto utile il cuscino da allattamento: leggero, comodo e antiallergico, permette di rilassare i muscoli nel momento dell’allattamento. Facile da lavare, puoi usarlo anche negli ultimi mesi di gravidanza per dormire su un fianco. Sia online che nei negozi specializzati puoi trovare quello più adatto alle tue esigenze.
Allattamento in pubblico
Cerca di mettere tuo figlio prima di tutto: non preoccuparti di allattarlo in pubblico, gli sguardi indiscreti della gente verranno al secondo posto, sicuramente meno importanti rispetto alla salute del tuo bambino. Aiutati comunque con il vestiario per far si che questo momento diventi per te solo qualcosa di bello e non imbarazzante. Indossa vestiti larghi e, se sei in pubblico appoggia un foulard sul tuo bambino in modo da donare anche la giusta intimità tra te e tuo figlio.
Reggiseno da allattamento
Usa un reggiseno da allattamento che possa favorirti ogni volta che devi offrire il tuo latte al bambino evitando scomodi movimenti per scoprire il tuo seno.
Con le pratiche coppe con chiusura a clip potrai aprirlo con una sola mano, in modo da renderti questo movimento quasi automatico ed impercettibile a chi ti è vicino.
Per evitare di bagnarti puoi utilizzare delle coppette assorbilatte in modo da evitare imbarazzanti aloni. Sono davvero semplici da usare ma efficaci: assorbono il latte in eccesso prevenendo la comparsa di cattivo odore e la formazione di ragadi o altre infezioni.
Cosa mangiare e cosa evitare
A differenza della gravidanza, durante l’allattamento sei abbastanza libera di mangiare quello che desideri perché davvero pochi alimenti possono realmente far male al tuo bambino.
Sono altamente sconsigliati alcool, fumo e caffè, i primi due perché in realtà in eccesso fanno male a chiunque, anche a persone adulte e, di conseguenza, sono assolutamente da evitare in caso di allattamento (si parla comunque di abuso, qualche bicchiere ogni tanto te lo puoi concedere, per il fumo meglio comunque evitare a priori, del resto se hai smesso in gravidanza perché ricominciare?).
Il caffè potrebbe essere dannoso in quanto rischierebbe di turbare il sonno del bambino, anche se è stato dimostrato che il consumo di questa sostanza nella quantità di massimo tre tazzine al giorno non creerebbe problemi.
E’ anche vero però che ogni bambino è un caso a sé ed ognuno reagisce diversamente per cui nel dubbio meglio limitarsi ad una tazzina ogni tanto.
Altamente sconsigliato l’uso del latte vaccino e di tutti i derivati per la presenza di lattosio che potrebbe provocare le fastidiose coliche gassose con conseguenti notti insonni per te e per lui. Anche in questo caso però ogni organismo è un caso a sé, per cui cerca di limitare il consumo cercando di capire se e quanto puoi assumerne senza provocare fastidi al tuo bambino.
Esistono inoltre alimenti che non provocano problemi di salute ma potrebbero cambiare il sapore del latte rendendolo meno appetibile: è il caso di ortaggi come broccoli, asparagi, cicoria, ecc, aglio e cipolla cruda, formaggi come ad esempio pecorino e gorgonzola, frutta secca e legumi poco cotti.
Assolutamente vietata qualsiasi tipo di dieta: devi seguire un’alimentazione sana e variata in modo da offrire al tuo bambino un latte buono e nutriente. Inoltre quando allatti consumi una grande quantità di calorie per cui devi essere in forma per affrontare al meglio questo momento della tua vita.
Non solo latte materno: l’allattamento misto
Non sempre è possibile effettuare l’allattamento esclusivo al seno, specie nel caso di mamma lavoratrice o se insorgono problemi come ragadi o addirittura una mastite, infezioni che non ti permettono di allattare come vorresti.
Puoi cercare di evitarne la comparsa anche con l’aiuto di paracapezzoli, probabilmente la migliore protezione per non irritare il capezzolo specie in caso di errata suzione.
Sono dotati di tettarella per far fuoriuscire il latte e disponibili in varie misure a seconda della proporzione del seno. Sono comunque notevoli i casi in cui si effettua l’aggiunta del latte artificiale, creato appositamente per il neonato o quello auto-estratto.
Il latte auto-estratto è un’ottima alternativa perché si tratta sempre di latte materno ma estratto con il tiralatte, uno strumento che permette la conservazione del latte materno e il successivo utilizzo anche quando la mamma non c’è, offerto al bambino magari dal padre con il biberon. Viene spesso utilizzato anche per stimolare la produzione del latte, quindi strumento davvero utile.
Molte mamme, specie se lavoratrici, effettuano una vera e propria scorta da conservare in frigo, per poi dare possibilità al padre o ad una persona di fiducia di offrire il latte materno al bambino anche senza la presenza della mamma.
Il latte artificiale, invece, è un latte “adattato”, diverso dal latte vaccino perché inadatto alle esigenze del neonato. Mentre un neonato ha infatti necessità nei primi 4 mesi di raddoppiare il suo peso e quindi di assumere 3-4 chili, il latte vaccino è pensato per il cucciolo di mucca che ha bisogno di prendere qualcosa come 10 chili e quindi assolutamente nocivo per il bambino.
Esistono in commercio versioni in polvere e liquide, a seconda delle esigenze. Il latte artificiale è molto meno digeribile del latte materno per cui devono passare almeno tre ore prima di offrirgli nuovamente il latte.
Se vuoi cominciare con l’allattamento misto è più opportuno aspettare 3-4 settimane dall’inizio dell’allattamento in modo da non compromettere l’attacco al seno.
E se arriva il ciclo durante l’allattamento?
Molte donne si chiedono se la comparsa del ciclo possa influire sull’allattamento.
Innanzitutto se allatti al seno nella maggior parte dei casi il ciclo tende a ripresentarsi molto più tardi rispetto ad una donna che allatta artificialmente. Questo però non significa che tu non sia fertile perché la non comparsa del ciclo non è direttamente proporzionale alla possibilità di rimanere nuovamente incinta.
L’allattamento inibisce la fertilità ma non la esclude per cui se non desideri una nuova gravidanza usa un contraccettivo.
Una volta ripresentatosi può capitare che il tuo latte diminuisca ma non devi assolutamente preoccuparti: è un fenomeno del tutto passeggero. E’ anche vero che il tuo latte può cambiare sapore ma tutto ritorna alla normalità quando il periodo mestruale giunge al termine.
I benefici di una donna lavoratrice: allattamento e Inps
Allattare ogni volta che te lo chiede dicono gli esperti. Ma una mamma che lavora come può effettuare l’allattamento a richiesta? L’Inps ti viene in aiuto.
Per le lavoratrici dipendenti è possibile concordare con il datore di lavoro 3 ore di riposo giornaliero (anche cumulabili) in caso di lavoro full time, un’ora in caso di part time.
Nel caso la donna non sia dipendente o decidesse di non avvalersi di questo diritto può effettuare la richiesta il padre del bambino, sempre se lavoratore dipendente.
L’allattamento artificiale: non sentirti in colpa!
Purtroppo non tutte le donne riescono ad allattare al seno e questo non le rende certo meno mamme.
L’allattamento artificiale consiste nell’uso esclusivo del latte “adattato” perché magari hai avuto problemi durante l’allattamento al seno o, con l’allattamento misto il bambino ha cominciato a staccarsi dal seno e non si attacca più per bere.
Se è vero che il latte materno è quanto di più adatto per il bambino, è anche vero che questo momento non deve essere stressante, per cui se hai vissuto in maniera problematica l’allattamento al seno è preferibile passare all’allattamento artificiale dato che il bambino percepisce lo stato d’animo della mamma. Meglio quindi una mamma serena che allatta artificialmente piuttosto che una mamma psicologicamente provata che allatta al seno.
Con l’allattamento artificiale, a differenza di quello al seno, dovrai preparare il latte da offrire al tuo bambino. Ti serviranno:
- il biberon, con tettarella in morbido silicone studiato appositamente per essere accettato in modo naturale dal bambino. Esistono versioni con bottigliette in plastica o in vetro a seconda delle esigenze;
- lo scaldabiberon, un mini elettrodomestico utilissimo per le neomamme e i neopapà in quanto garantisce al tuo bambino il latte caldo al punto giusto. E’ davvero semplice da usare: basta impostare la temperatura e, una volta raggiunta lo scaldabiberon si spegnerà automaticamente;
- lo sterilizzatore per il biberon: studiato appositamente per evitare che ingerisca batteri in modo da garantire un biberon sempre pulito e correttamente sterilizzato specie tenendo conto di quante volte il tuo piccolo lo farà cadere!
Con un po’ di pratica, riuscirai facilmente a districarti o potrai delegare qualcun altro nel caso tu non possa farlo.
Allattare si ma fino a quando? L’allattamento prolungato
E’ la domanda che ci si pone ogni mamma. Il latte materno gli fa solo bene, lo vedi crescere a vista d’occhio ma temi che possano sorgere problemi per la sua e la tua vita sociale se non riesce a staccarsi dal tuo seno.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef e App raccomandano di allattare il proprio figlio esclusivamente al seno per i primi sei mesi e, di integrarlo con cibi solidi (il periodo dello svezzamento) fino ai due anni, finché mamma e figlio lo desiderano.
E’ anche vero che, se è già poco tollerato l’allattamento in pubblico di un bimbo di pochi mesi, quello di un bambino di qualche anno viene visto come qualcosa di strano, fuori dal normale. Molti esperti di allattamento affermano che il bambino smette spontaneamente di cercare il seno materno intorno ai tre anni.
La verità sta sempre nel mezzo: cerca di allattare al seno per più tempo possibile ma fai in modo che sia sempre un momento di pura gioia e serenità per entrambi senza stress dovuti a problemi di suzione o di vita sociale.